“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20)

19 In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. 20 Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».

“tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20)

Udienza Generale di Papa Francesco “Pregare nella liturgia”

“La liturgia, in sé stessa, non è solo preghiera spontanea, ma qualcosa di più e di originario: è atto che fonda l’esperienza cristiana tutta intera e, perciò, anche la preghiera è evento, è accadimento, è presenza, è incontro. E’ incontro con Cristo….Un Cristianesimo senza liturgia è un Cristianesimo senza Cristo…E’ sempre celebrata e non solo dal sacerdote che la presiede, ma da tutti i cristiani che la vivono”

Joseph Ratzinger Papa Benedetto XVI

«Nel rapporto con la Liturgia si decide il destino della Fede e della Chiesa» (Opera Omnia Teologia della liturgia)
«lo scopo dell’architettura sacra è di offrire alla Chiesa che celebra i misteri della fede, in particolare l’Eucaristia, lo spazio più adatto all’adeguato svolgimento della sua azione liturgica. Infatti, la natura del tempio cristiano è definita dall’azione liturgica stessa» (Benedetto XVI, Es. apost. Post sinodale Sacramentum caritatis, 22-II-2007)

Giovanni Paolo II Lettera Apostolica Dies Domini (1998)

“ Il giorno del Signore — come fu definita la domenica fin dai tempi apostolici (1) — ha avuto sempre, nella storia della Chiesa, una considerazione privilegiata per la sua stretta connessione col nucleo stesso del mistero cristiano. La domenica infatti richiama, nella scansione settimanale del tempo, il giorno della risurrezione di Cristo. È la Pasqua della settimana, in cui si celebra la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, il compimento in lui della prima creazione, e l’inizio della « nuova creazione » (cfr 2 Cor 5, 17). È il giorno dell’evocazione adorante e grata del primo giorno del mondo, ed insieme la prefigurazione, nella speranza operosa, dell’« ultimo giorno », quando Cristo verrà nella gloria (cfr At 1, 11; 1 Ts 4, 13-17) e saranno fatte « nuove tutte le cose » (cfr Ap 21, 5).”

EQUIPE LITURGICA PARROCCHIALE

La Liturgia è il culmine a cui tende tutta l’azione della Chiesa e, allo stesso tempo, la fonte da cui essa trae le proprie energie (Sacrosanctum Concilium)

L’Equipe Liturgica Parrocchiale è un organismo del consiglio pastorale che ha il compito di coordinare e stimolare il popolo di Dio a partecipare all’ “opera di Dio”, dialogando con gli altri aspetti pastorali (la catechesi, la carità, le famiglie) in un processo dinamico, conciliando tradizione e rinnovamento che non può ovviamente consistere in una rottura con la tradizione.

Composizione

L’Equipe Liturgica comprende: Il Gruppo Liturgico che si dedica alla preparazione settimanale della liturgia domenicale. Il Gruppo dei Lettori. Il Gruppo dei Ministri Straordinari dell’Eucarestia che aiuta nella distribuzione dell’Eucarestia nelle celebrazioni e si occupano della pastorale infermi ed anziani. La Corale Parrocchiale che anima le celebrazioni delle solennità, dei sacramenti, del triduo pasquale ed infine il Gruppo degli animatori del canto che guidano il canto durante le celebrazioni, Ministranti al servizio dell’altare (Chierichetti)

Finalità

  1. Attuare una liturgia della Chiesa che sia innanzitutto Opera di Dio a favore della comunità.
  2. Stimolare una partecipazione piena, consapevole ed attiva dei fedeli alla liturgia
  3. Esprimere la liturgia come celebrazione della presenza della Trinità attraverso le letture e la Parola di Dio
  4. Rendere visibile il donarsi di Dio vivente, nella Parola e nei sacramenti dando valore alla risposta di fede a Lui, con momenti di silenzio e canto, secondo i richiami liturgici.
  5. Esaltare l’Eucaristia durante le celebrazioni come momento di unione con Cristo e contemporaneamente unione con tutti i fratelli ai quali Egli si dona, che così si diffonde nel mondo operando dentro di noi e tramite noi.
  6. Consentire ai malati, agli infermi l’incontro con Cristo attraverso l’Eucaristia di abilitarsi e rafforzarsi continuando a seguire consapevolezza Cristo nel quotidiano.
  7. Mantenere viva la consapevolezza della grandezza del mistero Eucaristico con momenti di silenziosa adorazione. Il pane eucaristico ci viene donato non solo per essere consumato, ma anche per essere ammirato e adorato: “Nessuno mangia di questa carne senza prima averla adorata…” (S. Agostino)

Attività

  • Preparazione settimanale della liturgia domenicale dialogando e coordinando le altre equipe e gruppi ecclesiali
  • Organizzazione della liturgia delle celebrazioni dei sacramenti, funerali, processioni e momenti di preghiera
  • Formazione dei gruppi liturgici
  • Allestimento degli spazi della Chiesa conformandoli al tempo liturgico in essere
  • Organizzazione dei ministri straordinari nel servizio liturgico durante le celebrazioni e nella pastorale dei malati